Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo. Ma, nel caso in cui si soffra di alcune patologie, il consumo può divenire deleterio.
Il caffè è una pianta appartenente alla famiglia rubiacee, i cui i semi vengono macinati in polvere, dando vita alla bevanda più celebre al mondo da cui trae il nome. Per prepararne una tazzina viene utilizzato circa 6 g di polvere, 100 g di caffè macinato, per un totale di 287 calorie. Una tazzina con circa 6 g di polvere contiene a seconda della modalità con la quale è stata preparata e, a seconda della tipologia di miscela da 50-120 mg di caffeina. Il caffè stimola il sistema nervoso centrale, donando all’organismo un’immediata sensazione di benessere e di energia, riducendo la sensazione di sonno. Gli effetti stimolanti si riverberano anche sulle capacità mnemoniche, potenziando altresì le modalità di ragionamento.
Un altro effetto benefico del caffè è quello della stimolazione della secrezione gastrica e biliare. Inoltre il caffè diminuisce l’appetito favorendo una sensazione di sazietà; ha poi un effetto antiossidante e secondo ricerche recenti ha anche proprietà antinfiammatorie.
Ogni persona ha una propria tolleranza rispetto a questa bevanda, quando vengono travalicati i limiti personali, possono verificarsi gli effetti negativi che vanno dalle palpitazioni, ai disturbi del ritmo cardiaco, fino all’insonnia e all’ipereccitabilità. Troppo caffè può anche incidere sull’umore, favorendo la comparsa di stati depressivi ma, altresì, avere un effetto a lungo termine deleterio provocando ipertensione. Può favorire o aumentare i sintomi della gastrite e del reflusso gastrico.
Il caffè fa bene se assunto con moderazione, ma attenzione se si soffre di questa patologia
Coloro che soffrono di colon irritabile dovrebbero evitarne o quantomeno ridurne il consumo, poiché favorisce il verificarsi del reflusso gastro-colico. Il caffè andrebbe bandito anche per chi soffre di calcoli alla colecisti, in seguito all’assunzione di questa bevanda, infatti, è probabile che avvengano delle contrazioni della colecisti tali da causare forti dolori. Dunque, per quanto possegga delle proprietà benefiche indiscutibili, va assunto con moderazione, specie se si soffre di determinate patologie.
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Per questo è sempre consigliato chiedere al proprio medico di fiducia se è possibile bere caffè e, quante tazzine poterne consumare in base al proprio peculiare stato di salute. Soltanto il professionista, infatti, conoscendo la storia clinica dell’individuo, può dare pareri in merito. In ogni caso va escluso il fai da te, soprattutto se si soffre di determinate malattie. Anche i soggetti perfettamente sani devono comunque evitare di esagerare con le dosi, i rischi sono molti, alcuni anche potenzialmente pericolosi.
