Ryanair, continua lo scontro | Chieste le dimissioni del presidente dell’Enac

Nuova nota di Ryanair, continua la polemica: contestato il rapporto dell’Enac e chieste le dimissioni del suo presidente.

Il periodo di vacanze sembra essere finito, ma mentre le compagnie aeree si preparano al boom di viaggi invernali continua la polemica tra Ryanair e l’Enac. Lo scorso agosto, il governo italiano ha chiesto con un provvedimento un price cap sui biglietti aerei e la sospensione dell’utilizzo dell’algoritmo via web per determinare l’importo.

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Ryanair-Enac, continua lo scontro – gioianews.it

La compagnia irlandese low cost, che nel 2022 ha fatto registrare numeri record per voli nel paese, realizzando praticamente un terzo del numero totale di passeggeri partiti dall’Italia, chiede però un passo indietro e soprattutto contesta il rapporto presentato dall’Enac.

Per Ryanair, infatti, ci sarebbero una serie di inesattezze, con la compagnia aerea che in una recente nota si è rivolta direttamente al presidente dell’Enac chiedendone le dimissioni; la situazione è in continuo divenire ed il faccia a faccia tra la compagnia aerea e l’ente è sempre più evidente.

Il duro comunicato di Ryanair contro l’Enac: chieste le dimissioni

La nota di Ryanair  si rivolge direttamente al presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, al quale viene chiesto “di assumersi la responsabilità (per il falso rapporto prodotto dall’Enac e presentato al governo italiano sul prezzo dei biglietti aerei) e dimettersi dall’Ente”, come riportato anche da Ansa.

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Contestato il rapporto dell’Enac – gioianews.it

Secondo la compagnia dunque, nel rapporto sarebbero stato indicati dati erronei sia su presunti biglietti aerei da 1.000 euro (inesistenti secondo Ryanair) sia su algoritmi per telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet, anche questi inesistenti per la compagnia. “Il mio mandato è sempre a disposizione del Governo del nostro Paese” la risposta (secondo fonti Adkronos) del presidente Enac Di Palma.

Intanto, dopo un tavolo tecnico, il ministro Urso si è detto soddisfatto sia dell’incontro che del decreto e anche dopo il comunicato di Ryanair è fiducioso del fatto che il governo sia sulla strada giusta per realizzare un mercato libero. “Anche i siciliani e i sardi hanno diritto di poter scegliere un volo a un prezzo ragionevole e soprattutto lo hanno i cittadini in caso di eventi catastrofali” ha comunque spiegato il ministro delle imprese e del made in Italy a Start su SkyTg24.

 

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