Medicinali originali e generici, sono la stessa cosa? Tutto quello che c’è da sapere per scegliere in autonomia

Sei in dubbio se prendere dei medicinali originali o generici, non sapendo se siano o meno la stessa cosa? Ecco tutto quello che c’è da sapere per una scelta consapevole in autonomia.

Ti capita mai di andare in farmacia con la necessità di acquistare un determinato farmaco e il farmacista ti risponde: “Mi spiace signora abbiamo solo il generico, lo vuole lo stesso?”. In questo caso molte persone preferiscono ordinare il farmaco originale, altre invece decidono di affidarsi ai consigli del farmacista prendendo il farmaco generico.

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Medicinali originali o generici (gioianews.it)

Ma chi ha torto e chi ha ragione? E’ meglio prendere il farmaco originale o quello generico? Tanta gente è dubbiosa in merito, ma grazie ai consigli dell’esperto, oggi scopriremo se i medicinali generici e quelli originali siano o meno la stessa cosa.

Medicinali originali o generici: quale scegliere

Generalmente, quando il medico ci prescrive una ricetta con un determinato farmaco da assumere si tende ad essere ligi ed anche nel momento in cui un farmacista consiglia di optare per la versione generica di quel farmaco non gli si vuole dare ascolto. In realtà, in questo caso sbagliamo e a spiegarci il motivo è la pagina TikTok @farmacistaditiktok.

Secondo il noto farmacista social farmaci generici ed originali sarebbero la stessa cosa, spiegandoci nel dettaglio cosa li differenzia (spoiler: niente). In poche parole, quando viene inventato un nuovo medicinale, per un certo numero di anni questi è coperto da un brevetto. Nel momento in cui il brevetto scade, altre aziende farmaceutiche possono tranquillamente reperire tutte le informazioni che riguardano questo farmaco per poi creare la sua versione generica, anche chiamato “farmaco equivalente”.

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Le caratteristiche del medicinale generico (gioianews.it)

Questo medicinale generico non può in alcun modo variare dal medicinale originale. Questa versione equivalente, infatti, deve avere la stessa composizione quantitativa e qualitativa dell’originale in termini di principio attivo (che appunto deve essere lo stesso). In più deve avere la stessa forma farmaceutica del medicinale originale. Che significa?

Vuol dire che se un dato farmaco originale è in formato di compresse, anche il farmaco equivalente deve essere realizzato in compresse. Se dovessero esserci delle differenze in eccipienti – ovvero tutte quelle sostanze che servono per formare il medicinale ma che non agiscono in alcun modo sul nostro stato di salute – non devono poter portare a dei cambiamenti di efficacia e sicurezza del farmaco. Ovviamente la bioequivalenza del medicinale deve essere dimostrata con studi di biodisponibilità.

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