Ecco perché la benzina continua ad aumentare di prezzo, emerge la verità

Il prezzo della benzina continua ad aumentare, a danno dei consumatori che devono fronteggiare una spesa veramente ingente.

La quota toccata in questi giorni è di oltre 2 euro a litro in molte città, ma gli addetti ai lavori pensano che concretamente sia possibile in realtà portare questa cifra entro 1.80 euro a litro, almeno entro fine anno.

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Benzina in aumento, cosa sta accadendo (gioianews.it)

Lo scenario non è dei più lieti anche perché la questione non è solo nel costo della materia prima ma in un dato di cui non si parla a sufficienza, l’accisa mobile.

Perché la benzina è in aumento e cosa accadrà

Questo meccanismo, che non viene citato dal Governo ma che andrebbe attentamente analizzato, permette allo Stato di rinunciare ad una parte – non a tutte – le imposte che sono applicate sul prezzo al fine di bilanciare il costo finale per gli utenti.

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Perché i costi della benzina stanno lievitando (gioianews.it)

Con il Nadef aggiornato approvato a fine mese c’è la scelta consapevole da parte dello Stato di non accedere a questo beneficio. Per questo motivo è stato attivato un bonus per le famiglie al di sotto dei 15 mila euro di ISEE pari ad 80 euro. Questo beneficio però sarà erogato una volta, in modo non diretto a coloro che utilizzano un mezzo per gli spostamenti ma appare più che altro come un sussidio economico per famiglie a basso reddito, andando ad utilizzare anche le carte già distribuite.

Questo è importante perché tutti gli altri saranno tagliati fuori, anche chi banalmente ha un reddito di 20 mila euro e quindi comunque non così elevato e che deve fronteggiare ogni giorno costi importanti per la tariffa del carburante.

L’accisa è prevista dal Decreto numero 5 del 14 gennaio 2023, chiamato appunto Decreto Carburanti, questa ha un valore pari a quello di una legge, quindi praticamente il governo può ridurre – volendo – le accise che progressivamente sono state inglobate. All’interno di queste c’è di tutti, si va infatti da eventi militari a disastri naturali, che si aggiungono ai prezzi crescenti del petrolio. Questo spiega semplicemente perché la cifra continua a crescere.

Fino all’approvazione del Nadef, la soglia era di 77.4 euro, poi è stata aggiornata e ora è di 81.8 euro. Iva e accisa hanno un peso del 57% sul prezzo della benzina, 53% sul prezzo del gasolio, praticamente oltre la metà di quel costo è dato proprio da tasse e oneri aggiuntivi. Il bonus di 80 euro quindi fa poco o niente, soprattutto se non correttamente distribuito. L’aumento della benzina e la sua tassazione estrema non colpisce solo coloro che hanno un reddito basso ma tutti.

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