Caffè, allarme salute: svelato quanto se ne può bere al massimo e gli orari giusti e quelli da evitare

Ogni giorno si bevono più tazzine di caffè. Gli esperti hanno stabilito la quantità massima da consumare ogni giorno e l’orario in cui farlo.

Il caffè è senza dubbio una delle bevande più apprezzata in Italia (e anche all’estero). Ogni giorno se ne consumano diverse tazzine: al mattino appena svegli, dopo pranzo, nella pausa con i colleghi o durante un appuntamento al bar. Il suo gusto è piacevole e l’effetto è tonico ed energetico. Difficilmente se ne può fare a meno. 

Caffè: quando fa male?
In che quantità il caffè può fare male? La parola degli esperti – gioianews.it

Gli esperti però avvertono che non bisogna eccedere nella quantità di caffè da consumare giornalmente. In più, anche l’orario in cui lo si beve può fare la differenza. 

Quanti caffè bere al giorno e quando

Una bevanda gustosa e che in più fa sentire energici per tutta la giornata: il caffè è il “peccato” che ci si concede più volte al giorno tutti i giorni. 

Caffè: quanti berne al giorno e quando
Quanti caffè bere al giorno e quando – gioianews.it

C’è chi ne beve due tazzine al giorno, chi tre e chi di più. Ma secondo gli esperti consumarne in eccesso può essere rischioso. Questo perché il caffè contiene la caffeina, una sostanza che in piccole dosi può aiutare ad avere concentrazione ed energia; in quantità superiori, può però esporre a dei rischi, anche importanti.

Infatti la caffeina ha proprietà eccitanti sul sistema nervoso centrale, stimola la veglia, aumenta la lucidità e la risposta mentale, diminuendo la sensazione di sonnolenza. I suoi effetti stimolanti si sviluppano dai 15 ai 30 minuti dopo l’assunzione. Per un adulto, smaltire questa sostanza può prendere dalle 2 alle 4 ore, a seconda dell’età, del genere, del peso corporeo e dello stato di salute del fegato.

L’Efa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), l’agenzia dell’Unione europea che si occupa della protezione dei consumatori, degli animali e dell’ambiente dai rischi legati agli alimenti, ha verificato in uno studio quanta caffeina si consumi giornalmente in media per le diverse fasce d’età. I risultati dell’indagine sono i seguenti:

  • soggetti dai 75 anni in su: 2-417 mg
  • soggetti anziani (65-75 anni): 23-362 mg
  • adulti (18-65 anni): 37-319 mg
  • adolescenti (10-18 anni): 0,4-1,4 mg/kg 

C’è da considerare che questi quantitativi di caffeina non derivano solo dal caffè, ma anche dal tè, dal cioccolato e dalla cola (che pure contengono questa sostanza). Consumare caffeina in eccesso può essere un problema soprattutto per il sistema nervoso centrale, causando ansia, disturbi del sonno e risvegli notturni. A lungo andare questo può causare problemi cardiovascolari per l’effetto dell’aumento della pressione arteriosa e della tachicardia.

Si è visto poi che la caffeina può influenzare negativamente anche l’assorbimento di ferro e calcio, due importantissime sostanze per il funzionamento del corpo. Allora dovrebbero limitare il consumo di caffè coloro che sono affetti da osteoporosi, le donne con anemia sideropenica o in menopausa e possibilmente anche quelle in gravidanza. E poiché la caffeina si trasmette al latte materno, anche quelle che allattano. 

Non dovrebbero abusare del caffè anche coloro che soffrono di ulcera peptica o gastrite, dato che la caffeina favorisce la secrezione di acido gastrico; e anche coloro che soffrono di colite, dato che la sostanza favorisce la motilità intestinale. Alla luce di questo, considerando che il contenuto medio di caffeina nei caffè più consumati è il seguente:

  • Espresso: 60-120 mg
  • Caffè fatto con Moka (35-50 ml): 60-120 mg
  • Caffè americano (100 ml): 95-125 mg

l’Efa ritiene che un consumo fino a 200 mg di caffeina al giorno non è rischioso, meglio ancora se consumato entro le ore 15. Prima di andare a dormire, il caffè potrebbe influenzare negativamente il sonno. Meglio evitare allora quella tazzina presa a fine pomeriggio.

E se proprio si vuole avere energia sin dal mattino, si può optare per una bella colazione con yogurt, cereali integrali e frutta secca. Si possono poi introdurre alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, fragole e kiwi) e quindi come bevanda può essere ideale una buona spremuta di arance, ricca di vitamine ed energia. 

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