Assegno Unico aumenta e si somma al nuovo Bonus Mamma: come avere i soldi in più sul conto

Una delle nuove misure pensate per le famiglie è il Bonus Mamma che si aggiunge all’Assegno Unico. Ecco come richiederlo.

Sono diverse le misure a sostegno delle famiglie pensate dal Governo. Una di queste è l’Assegno Unico che viene assegnato per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti d’età per i figli disabili. Attualmente l’importo dell’assegno varia in base all’ISEE, tenendo conto anche dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

Bonus mamma: un aiuto oltre l’Assegno Unico
ìFra le misure a sostegno della genitorialità c’è il Bonus mamma – gioianews.it

Il suo importo va da  un minimo di 54,1 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 euro a un massimo di 189,2 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 16.215 euro euro. Gli importi vengono poi maggiorati in caso di nuclei familiari numerosi. Ma la novità è che verranno aumentati ulteriormente. Inoltre, a questo sussidio si aggiungerà il Bonus Mamma.

Come richiedere e ottenere il nuovo Bonus Mamma

Una delle nuove misure a sostegno della genitorialità è il Bonus Mamma che può essere ottenuto in busta paga e che si affianca al già noto Assegno Unico.

Bonus mamma: in cosa consiste
Cos’è il Bonus mamma e come richiederlo – gioianews.it

Il Bonus Mamma consiste nell’azzeramento dei contributi per le madri lavoratrici che hanno almeno due figli. In particolare, per coloro che hanno due figli la contribuzione si azzera fino a che il figlio più piccolo compie 10 anni. Se invece si hanno tre figli, la decontribuzione spetta fino alla maggiore età del figlio più piccolo. Il Bonus Mamma non va ad intaccare le pensioni, perché la quota di contributi viene coperta dallo Stato.

Questa misura permette dunque di vedere un aumento dello stipendio netto perché la quota di contribuzione va direttamente in busta paga. Oltre al Bonus Mamma, i genitori potranno ottenere un Assegno Unico di importo aumentato per il terzo figlio fino all’età di sei anni. Resta confermato l’aumento dell’importo per il primo anno di vita del bambino e in caso di nuclei familiari numerosi.

Oltre a queste misure per le famiglie, è previsto anche un congedo parentale, utilizzabile dalla madre o dal padre, coperto fino all’80% per il primo mese (purché utilizzato entro i primi 5 anni di vita del bambino). Il secondo mese viene pagato al 60%. Infine i fringe benefit, dei benefici che l’azienda può aggiungere in busta paga fino ad un valore di 2000 euro. Con questi si possono pagare, fra le altre cose,  bollette, benzina, rate del mutuo o affitto. 

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